Non sono bastati sette mesi di bombardamenti e più di 30.000 palestinesi morti al sindaco Luigi Brugnaro per far ammainare la bandiera di Israele dalla facciata del comune di Venezia. Non è servito nemmeno il procedimento per genocidio in atto da parte della corte internazionale dell’Aia, tanto meno le proteste di molti suoi concittadini.
Certamente non ci si poteva aspettare molto di diverso da chi ,nel giorno della memoria, bollava come antisemita ogni critica al criminale stato di Israele.
Ancora una volta la borghesia italiana e le istituzioni, anche locali, che ne promuovono gli interessi si schierano dalla parte della stato colonialista che massacra ed affama un popolo, spogliandosi palesemente di quella maschera fintamente democratica dietro la quale si nasconde abitualmente e mostrando ancora una volta come gli interessi economici e politici che le istituzioni borghesi italiane hanno nel sostenere Israele e promuovere le sue politiche sono più forti di ogni interesse per la vita umana.
I padroni sono tutti uguali e sempre solidali tra loro nel reprimere i popoli, ai lavoratori non rimane che unirsi per rivoltare questo sistema marcio consci che nulla han da perdere se non le proprie catene.