Ai delegati e alla Presidenza del XIV Congresso del Partito Comunista di Turchia (TKP)
Cari compagni,
a nome di tutto il Fronte Comunista d’Italia vi trasmettiamo un caloroso e fraterno saluto in occasione del vostro XIV Congresso.
In questo ultimo anno, la situazione internazionale è caratterizzata da un generale peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita della classe operaia e dei ceti popolari di tutto il mondo come effetto dell’aggravamento della crisi capitalistica. Sicuramente, però, l’elemento che ha subito un’accelerazione più pesante nell’ultimo periodo è lo scontro economico generalizzato tra potenze e poli imperialisti in decadenza e quelli emergenti, che causa guerre dal carattere sempre meno “regionale” e rischia di degenerare in una guerra mondiale con l’uso di armi atomiche.
Lo vediamo nella pericolosa escalation dello scontro in atto in Ucraina tra il blocco imperialista USA-UE-NATO, da un lato e la Russia capitalista dall’altro. Il prolungarsi del conflitto aggrava le condizioni del proletariato e dei ceti popolari che, anche quando non sono utilizzati come carne da macello al fronte, subiscono i costi economici del massacro perpetrato dai loro sfruttatori. La guerra in Ucraina sta alimentando la corsa al riarmo in tutta l’UE e la militarizzazione della società, avviata verso un’economia di guerra che accrescerà i profitti dei capitalisti dell’industria militare insieme allo sfruttamento e alla miseria delle masse lavoratrici. Anche in Italia, il governo discute apertamente della possibilità di far lavorare le fabbriche d’armi 7/24.
La situazione si è notevolmente aggravata anche nello scacchiere mediorientale, dove l’escalation di violenza da parte dell’esercito israeliano e dei coloni contro i civili palestinesi, le donne e i bambini nella striscia di Gaza e in Cisgiordania costituisce un tentativo di genocidio contro il popolo palestinese, che il governo fascista e sionista dello stato borghese israeliano sta portando avanti con la complicità, principalmente ma non solo, degli Stati Uniti e dell’UE. I monopoli israeliani, statunitensi ed europei hanno precisi piani di sfruttamento illegittimo e di rapina delle terre, della Zona Economica Esclusiva e delle acque territoriali palestinesi. Ribadiamo la nostra solidarietà con l’indomabile resistenza palestinese e il diritto del popolo palestinese a esercitarla in ogni modo e con ogni mezzo, fino alla completa liberazione. Anche in quest’area vi è il forte rischio di allargamento del conflitto e di coinvolgimento di altre potenze, locali e non, nel caso in cui il Israele, sostenuto dal blocco imperialista euro-atlantico, attacchi il Libano e l’Iran.
A queste macellerie dei popoli si aggiungono diversi altri focolai di conflitto, dall’Africa alla penisola coreana e all’area indo-pacifica, dove si manifestano forti tensioni degli alleati locali del blocco USA-UE-NATO con la Cina, la Russia e la RDPC.
Il “multipolarismo”, del quale la Russia e la Cina hanno fatto una bandiera, è già oggi una realtà, ma non è un fattore di pace e stabilità, bensì nasconde una nuova spartizione del mondo tra potenze imperialiste che, per far fronte alla crisi capitalistica e alla concorrenza internazionale, non esitano a ricorrere alla guerra. Il preteso “mondo multipolare pacifico” è un concetto propagandistico borghese che agisce sul piano ideologico con il proposito di attirare il proletariato sotto la bandiera dei suoi sfruttatori affinché si faccia massacrare per i loro interessi. Secondo noi comunisti, invece, le armi non devono essere usate contro altri proletari, nostri fratelli di classe, ma rivolte contro i nostri sfruttatori.
L’epoca dell’imperialismo, nella quale viviamo, è anche l’epoca della rivoluzione proletaria. Non ci può essere successo definitivo nella lotta contro l’imperialismo senza la vittoria della rivoluzione socialista. Il successo della lotta di classe nei nostri paesi è strettamente legata alla costruzione e al rafforzamento del Partito Comunista in ogni singolo paese su solide basi teoriche marxiste-leniniste, rivoluzionarie e impenetrabili all’ideologia del nemico di classe. Solo un forte Partito Comunista può affrontare le sfide epocali che ci troviamo davanti e lottare con successo contro l’imperialismo, il riformismo e l’opportunismo, purtroppo oggi diffuso anche all’interno del movimento comunista internazionale, per creare le condizioni oggettive e soggettive per la rivoluzione proletaria e guidare la classe operaia alla conquista del potere e alla costruzione del socialismo-comunismo. A questo scopo crediamo che sia estremamente importante aumentare la collaborazione e il coordinamento tra i partiti comunisti fratelli, nello spirito dell’internazionalismo proletario. Le analisi collettive devono essere seguite dall’elaborazione di linee guida strategiche e posizioni ideologico-politiche comuni, nonché da campagne congiunte e azioni di lotta condivise in contemporanea. A questo, pur nella piena consapevolezza della nostra attuale debolezza, sono tesi gli sforzi del Fronte Comunista d’Italia e, siamo certi, anche quelli del Partito Comunista di Turchia. Questi sforzi comuni motivano la nostra convinta adesione all’Azione Comunista Europea, di cui insieme a voi, cari compagni, siamo membri fin dalla sua fondazione.
Cari compagni, in questi anni abbiamo apprezzato la coerenza ideologica e l’impegno di lotta del Partito Comunista di Turchia, in patria contro la borghesia nazionale e all’interno del movimento comunista internazionale, contro le posizioni opportuniste nei confronti della guerra imperialista, del “socialismo di mercato” o “del XXI secolo”, contro la socialdemocrazia vecchia e nuova.
Vi auguriamo quindi, cari compagni, un efficace e produttivo svolgimento del vostro XIV congresso e il miglior successo nella nostra comune lotta rivoluzionaria per l’emancipazione del proletariato.
VIVA IL SOCIALISMO-COMUNISMO!
PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!
Roma, 4 settembre 2024
FRONTE COMUNISTA
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale