Al Comitato Centrale del Partito Comunista Rivoluzionario di Francia
Cari compagni,
a nome del Comitato Centrale del Fronte Comunista e di tutto il nostro Partito vi inviamo un fraterno e caloroso saluto in occasione del vostro Congresso.
I gravi sviluppi a cui stiamo assistendo ci impongono di esaminare l’esperienza della lotta di classe nei nostri Paesi e di continuare ad intensificare i nostri sforzi comuni nella lotta per gli interessi della classe operaia, contro il capitale e il suo potere.
Il sistema capitalistico nella sua fase suprema monopolistica è in crisi e in putrefazione; sono evidenti i segni dell’intensificazione dello sfruttamento della classe operaia, della povertà e dello sradicamento dei popoli, della crescente competizione interimperialista per il controllo dei mercati e delle risorse, per la massimizzazione dei profitti dei monopoli capitalistici.
Capitalismo significa povertà, guerre e massacri. Significa “un mondo in fiamme”, come dimostrano le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato assassino di Israele, gli attacchi israeliani al Libano e allo Yemen, la distruzione della Siria da parte dei jihadisti con il sostegno di Stati Uniti, Israele e Turchia e il moltiplicarsi di focolai di guerra e tensioni in tutto il mondo.
Noi, comunisti rivoluzionari, marxisti-leninisti e internazionalisti confidiamo nella forza e nella missione storica della classe operaia, lottiamo per l’abolizione dello sfruttamento, per il rovesciamento del capitalismo e dello Stato borghese, per l’uscita dei nostri paesi dall’UE, dalla NATO e da ogni tipo di alleanza imperialista, per la sconfitta dei loro piani aggressivi e guerrafondai, avendo come obiettivo la costruzione di una società socialista-comunista. E’ su questo terreno, il terreno della lotta di classe, che si riconosce il ruolo necessario e insostituibile dei comunisti. Siamo chiamati a lottare duramente per compattare, organizzare e mobilitare la classe operaia e tutti gli sfruttati, per rovesciare l’attuale rapporto di forze sfavorevole e creare le condizioni per un contrattacco rivoluzionario che rovesci il marcio sistema capitalistico.
Compagni, il carattere imperialista delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente è sempre più evidente. È il risultato del peggioramento della crisi generalizzata del capitalismo e del conseguente inasprimento della concorrenza tra blocchi e potenze imperialiste, pur con significative contraddizioni al loro interno tra gli stessi alleati, per l’acquisizione di nuovi mercati di sbocco e di approvvigionamento, per il controllo di materie prime, fonti d’energia, rotte commerciali, per la supremazia nel sistema capitalistico mondiale: da un lato il blocco imperialista USA-NATO-UE, che sostiene la giunta fascista in Ucraina e lo Stato assassino di Israele, dall’altro il blocco eurasiatico emergente, guidato da due potenze capitalistiche, Cina e Russia, che rivendicano una nuova spartizione del mondo e una ridefinizione delle sfere d’influenza. Siamo fermamente convinti che i comunisti debbano mantenere la loro indipendenza ideologica, politica e organizzativa, rifiutando risolutamente di appoggiare l’uno o l’altro blocco e di schierarsi sotto le “bandiere altrui” al fianco di questa o quella borghesia. Purtroppo, alcuni Partiti Comunisti hanno abbandonato questo principio leninista, aggravando e perpetuando le divisioni e la crisi del Movimento Comunista Internazionale.
La competizione esasperata tra potenze e blocchi imperialisti ha prodotto una generalizzata corsa al riarmo e spinge verso l’economia di guerra. Ne è chiaro esempio il piano di riarmo adottato dall’UE che costerà ai lavoratori nuovi sacrifici in termini di salari già bassi, insufficienti a far fronte all’inflazione che sempre accompagna l’economia di guerra, tagli alla spesa sociale, smantellamento dei servizi pubblici. Enormi risorse verranno distratte dal soddisfacimento dei bisogni reali delle masse lavoratrici per alimentare i profitti dei monopoli dell’industria militare.
Oltretutto, per imporre ai popoli queste odiose politiche, gli Stati borghesi dovranno ricorrere sempre più all’autoritarismo, al controllo spionistico e alla repressione poliziesca, anche preventiva, della resistenza operaia e popolare. I sintomi di questa tendenza sono ampiamente evidenti in tutta l’UE, dove gli Stati borghesi restringono sempre più, o addirittura sopprimono, i diritti politici e sindacali della classe operaia e le stesse libertà formali della democrazia borghese. Lottare contro queste degenerazioni autoritarie è dovere primario dei comunisti.
Cari compagni, apprezziamo decisamente la vostra risolutezza, la vostra coerenza ideologica e i grandi sforzi per il rafforzamento del vostro Partito, il PCRF, in un momento difficile, quando nel movimento comunista francese sono diffuse posizioni opportuniste, revisioniste e riformiste. Abbiamo il dovere di accrescere e coordinare le nostre forze al servizio della lotta per la difesa dei diritti dei proletari e dei ceti popolari, svolgere un ruolo di primo piano in tutte le lotte senza mai deviare dall’obiettivo strategico dei comunisti: l’abbattimento della dittatura borghese e l’instaurazione della dittatura proletaria per avviare la costruzione del socialismo-comunismo! Vi auguriamo dunque, cari compagni, una proficua riuscita dei lavori del vostro Congresso e nuovi successi nella comune lotta rivoluzionaria dei nostri Partiti.
La storia si scrive con la lotta di classe! Il futuro non è il capitalismo, il futuro è il Socialismo-Comunismo!
VIVA IL MARXISMO-LENINISMO!
VIVA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
Roma, 20 maggio 2025
FRONTE COMUNISTA D’ITALIA
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale